1° DICEMBRE 1640: IL GIORNO CHE CAMBIO’ IL DESTINO DEL PORTOGALLO

1° DICEMBRE 1640: IL GIORNO CHE CAMBIO’ IL DESTINO DEL PORTOGALLO

La Restauração da Independência: la rinascita del Portogallo

Il 1º dicembre è una delle date più simboliche nella storia del Portogallo. Questa giornata celebra la Restauração da Independência, un evento che pose fine a sessant’anni di dominio spagnolo, restituendo al paese la sua sovranità e marcando l’inizio della dinastia dei Bragança. È una storia di patriottismo, lotta e simboli che continuano a ispirare generazioni.

Un contesto di crisi e dominazione

Per comprendere l’importanza di questo giorno, bisogna tornare al 1580, anno della crisi dinastica portoghese. Con la morte del giovane re D. Sebastião nella battaglia di Alcácer-Quibir e l’assenza di eredi da parte del cardinale-re D. Henrique, il trono portoghese rimase vacante. Questo portò alla contestata unione con la Spagna, sotto il regno di Filippo II di Spagna, che divenne Filippo I di Portogallo, unendo i due regni nella União Ibérica.

Sebbene inizialmente l’accordo promettesse autonomia per il Portogallo, la realtà si rivelò diversa. La corona spagnola iniziò a esercitare un controllo sempre più stretto, marginalizzando l’élite portoghese e trascinando il paese in conflitti internazionali che ne minarono l’economia e l’influenza sulle colonie.

La ribellione: un colpo di mano storico

Il malcontento cresceva, alimentato dalla perdita di autonomia e dal dominio di funzionari spagnoli come Miguel de Vasconcelos, il simbolo stesso dell’oppressione. Il 1º dicembre 1640, un gruppo di nobili portoghesi, noti come i Quarenta Conjurados, organizzarono un colpo di stato. Con grande determinazione, invasero il Paço Real a Lisbona, sorprendendo Miguel de Vasconcelos, che si dice fosse nascosto in un armadio. Fu rapidamente ucciso e, in un gesto tanto drammatico quanto simbolico, il suo corpo fu gettato dalla finestra.

Questo atto di “defenestrazione” ebbe un significato profondo: rappresentava la cacciata del dominio spagnolo e il ritorno del potere nelle mani dei portoghesi. Lo stesso giorno, i ribelli proclamarono D. João, duca di Bragança, come nuovo re con il nome di D. João IV, inaugurando la dinastia dei Bragança e riportando la sovranità al Portogallo.

Una lotta che durò decenni

La proclamazione di D. João IV non significò un’immediata fine ai problemi. La Spagna, determinata a riconquistare il Portogallo, diede inizio alla Guerra da Restauração, un conflitto che durò 28 anni. Fu solo con il Trattato di Lisbona del 1668 che la Spagna riconobbe formalmente l’indipendenza portoghese.

Durante questo periodo, il Portogallo si difese strenuamente, utilizzando sia la forza militare che la diplomazia. L’alleanza con l’Inghilterra giocò un ruolo cruciale, consolidando un rapporto che sarebbe rimasto saldo nei secoli a venire.

Fatti curiosi e simboli della Restaurazione

La Restaurazione dell’Indipendenza non è solo una storia di battaglie e diplomazia, ma anche di curiosità e simboli che rivelano il carattere unico di quel periodo.

Miguel de Vasconcelos e la defenestrazione

L’immagine di Miguel de Vasconcelos, rappresentante spagnolo, lanciato dalla finestra del Paço Real è uno dei momenti più iconici della storia portoghese. Questo gesto violento incarnò la rabbia accumulata durante decenni di dominio straniero. Si narra che il suo corpo, una volta in strada, divenne oggetto di scherno da parte della popolazione.

D. João IV e la frase della Regina

D. João IV inizialmente esitava ad accettare la corona, temendo le conseguenze di un’eventuale riconquista spagnola. Fu la moglie, Luísa de Gusmão, a convincerlo con la celebre frase:
“Mais vale morrer reinando do que viver sem ser rei”
(“È meglio morire regnando che vivere senza essere re”).
La sua fermezza e visione strategica furono decisive nel consolidare il nuovo regno.

La passione musicale di D. João IV

Oltre a essere un abile sovrano, D. João IV era anche un grande amante della musica. La sua biblioteca musicale era una delle più ricche d’Europa, contenente opere di compositori come Palestrina. Fu anche un compositore e creò il Crux Fidelis, una melodia sacra ancora oggi eseguita in ambito liturgico.

Il simbolismo della bandiera

Durante il dominio spagnolo, l’uso della bandiera portoghese era vietato. Dopo la Restaurazione, la bandiera tornò ad essere un simbolo di orgoglio nazionale, sventolando in piazze e campi di battaglia.

La Praça dos Restauradores

A Lisbona, la Praça dos Restauradores è uno dei luoghi centrali delle celebrazioni. Il monumento, eretto per commemorare la Restaurazione, fu completato solo nel 1886, oltre due secoli dopo gli eventi.

Le celebrazioni moderne

Il 1º dicembre è un giorno festivo in Portogallo, occasione di eventi ufficiali e celebrazioni patriottiche. In tutto il paese si svolgono cerimonie, concerti e attività culturali. A Lisbona, un momento simbolico è la deposizione di corone di fiori presso il monumento ai Restauradores.

Le celebrazioni riflettono non solo la vittoria del passato, ma anche l’orgoglio per l’identità nazionale e la resilienza del popolo portoghese.

Perché la Restaurazione è ancora importante oggi

La Restaurazione dell’Indipendenza non è solo un evento storico, ma una testimonianza della capacità di un popolo di riprendere in mano il proprio destino. Essa ha riaffermato la lingua, la cultura e le tradizioni portoghesi, che rischiavano di essere assimilate durante l’Unione Iberica.

Oggi, questa ricorrenza non rappresenta solo il passato, ma anche un monito per il futuro: il valore della sovranità, l’importanza della cultura nazionale e la determinazione di preservare ciò che rende il Portogallo unico.

La Restauração da Independência del 1º dicembre 1640 fu molto più di un semplice cambio di potere: fu il risveglio di un’intera nazione, pronta a difendere la propria autonomia e identità. Ricordare e celebrare questo giorno significa onorare la storia e riconoscere il valore della libertà, un messaggio che risuona forte ancora oggi.

Se passeggi per Lisbona il 1º dicembre e osservi il monumento ai Restauradores, pensa ai coraggiosi uomini e donne che hanno reso possibile tutto questo. Il loro spirito vive ancora, non solo nei libri di storia, ma anche nei cuori del popolo portoghese.

5 ottobre

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